Ampliamento Istituto Agrario Matera
DETTAGLIO PROGETTO
La proposta progettuale riguarda un nuovo edificio scolastico ad integrazione e supporto dell’istituto tecnico agrario di Matera. La nuova vigna didattica è l’elemento del paesaggio che unisce l’edificio esistente al nuovo, insieme a dei percorsi per permettere i flussi di studenti, professori e personale tecnico.
La struttura è formata da molti elementi verticali in legno riprendendo il motivo dei filari degli alberi e dei tracciati dei campi coltivati, conferendo nell’insieme leggerezza pur senza rinunciare all’immagine della scuola come volume compatto. La necessità di avere una nuova serra è stata trasformata in un’opportunità per creare una maggiore integrazione percettiva e visuale tra ambienti didattici interni – come laboratori, biblioteca e serra stessa – e ambienti didattici esterni – quali le aree di coltivazione outdoor – e per sfruttare le valenze bioclimatiche dell’esposizione a sud.
Il progetto nasce con la serra (27,30 X 25,30 m) – il cui passo compositivo è fondato sul quadrato – e si articola definendo superfici e volumi in rapporto con essa. Sui tre lati esposti alla luce solare diretta essa è trasparente, mentre a nord è definita spazialmente dal muro in terra cruda.
Tramite percorsi esterni si accede ai quattro laboratori, che prospettano all’interno con un’ampia vetrata direttamente sulla serra.
Tali vetrate basso-emissive lasciano filtrare la luce naturale, contenendo allo stesso tempo le dispersioni di calore nella stagione invernale.
Per il tamponamento interno tra la serra e il volume della biblioteca/auditorium è stato previsto un muro in terra cruda il quale viene creato unendo l’argilla proveniente dal circondario materano agli inerti derivanti dagli scarti dello scavo di fondazione – realizzato con casseforme lignee e lasciandola essiccare naturalmente.
Questa soluzione permette di eliminare le emissioni di CO2 conseguenti alla produzione di materiali edili in stabilimento e consente di consumare meno energia primaria, mantenendo la temperatura raggiunta (volano termico) e regolando l’umidità relativa.
L’impianto di riscaldamento, alimentato dai pannelli solari fotovoltaici e dai moduli fotovoltaici vetro-vetro della serra, è coadiuvato da una caldaia a biomassa policombustibile, la quale permette di utilizzare i rifiuti di coltura e gli scarti biologici delle lavorazioni agricole come combustibile di alimentazione.